The Economy of Francesco

Quando è nata Ronzoni Group Società tra professionisti, lo stesso giorno della firma dal Notaio, siamo stati invitati dalla Professoressa Suor Alessandra Smerilli a partecipare ad un’iniziativa mondiale. Anche se potevamo fare ben poco, considerando la rilevanza mondiale dell’evento, abbiamo riscontrato nel progetto le basi fondanti del nostro lavoro ed abbiamo sposato la causa. Se ti stai chiedendo “Come fare Impresa in un mo(n)do nuovo” l’adesione a questo invito rappresenta una risposta semplice, cristallina, laica.

Da subito diventa un modo di essere, di pensare, uno stile di vita e un modo di lavorare e un impegno Partners The economy of Francesco

Nel rapportarci con le risorse umane, con il mondo del lavoro, con gli imprenditori e le loro reciproche scelte, noi professionisti abbiamo la nostra quota parte di responsabilità e nelle parole del Messaggio d’invito, noi di Ronzoni Group, ci abbiamo ritrovato una guida, la forza e il senso di fare il lavoro con passione.

Ecco il passaggio della lettera del Santo Padre inviata a tutti i rappresentanti nel mondo dell’economia. Tratto da Messaggio del Santo Padre per l’evento Economy of Francesco

“…. vi scrivo per invitarvi ad un’iniziativa che ho tanto desiderato: un evento che mi permetta di incontrare chi oggi si sta formando e sta iniziando a studiare e praticare una economia diversa, quella che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda. Un evento che ci aiuti a stare insieme e conoscerci, e ci conduca a fare un “patto” per cambiare l’attuale economia e dare un’anima all’economia di domani. Sì, occorre “ri-animare” l’economia!”

 

ASviS / Goal 8

LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA

Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

Nel 2022 il tasso di disoccupazione nell’Unione europea era del 6%, mentre in Italia era del 7,9%. Gli effetti della crisi pandemica sono stati gravi e perdurano, specie tra i giovani, le donne e al Sud. L’Italia continua a detenere il primato negativo di giovani disoccupati che non studiano né si formano (Neet).